FAQ

Il D.M. 18-04-1977: quanti e quali estintori vanno ubicati all'interno di un autobus?

Il D.M. 18-04-1977 riporta le caratteristiche costruttive degli autobus e le tipologie dei dispositivi antincendio obbligatori. 

Estratto Decreto Ministeriale

D.M. 18-04-1977 Caratteristiche costruttive degli autobus. 

5.8. Estintori di incendio e cassette di pronto soccorso:
5.5.8.1. devono essere previste delle sedi per uno o più estintori, uno dei quali deve essere sistemato presso il sedile di guida. La sede o le sedi previste devono consentire l'alloggiamento di estintori di tipo approvato come appresso specificato:

  • fino a 30 posti: di almeno un estintore da 5 litri a schiuma o da 2 chili a neve carbonica;
  • oltre 30 posti: di almeno un estintore da 5 litri a schiuma o di due estintori da due chili ciascuno, a neve carbonica.

Gli estintori sopra specificati possono essere sostituiti da tipi di efficienza equivalente.
Tutti gli estintori devono essere approvati e riconosciuti idonei all'impiego in locali chiusi dal Ministero dell'interno.
In particolare sono da escludere tassativamente tutti gli estintori che, ancorché siano stati approvati dal Ministero dell'interno per altri usi, possano, all'atto dell'impiego sui veicoli, sviluppare gas velenosi;

TABELLA RIASSUNTIVA
Autobus posti auto Previsto dal D.M. 18-04-1977 fino a 30 posti almeno un estintore da 5 litri a schiuma o da 2 chili a neve carbonica; oltre 30 posti almeno un estintore da 5 litri a schiuma o di due estintori da due chili ciascuno, a neve carbonica
Autobus posti auto Previsto dal D.M. 18-04-1977 e considerato con efficienza equivalente fino a 30 posti almeno un estintore da 5 kg. a polvere o da 2 chili a neve carbonica/polvere; oltre 30 posti almeno un estintore da 5 kg. a polvere o di due estintori da due chili ciascuno, a neve carbonica/polvere.

Come possiamo affermare che l’estintore a polvere sia di efficienza equivalente rispetto all’estintore a schiuma e/o a neve di carbonio?
Un estintore per essere commercializzato sul territorio italiano deve essere omologato presso il Ministero degli Interni secondo il DM 07/01/2005. Detto Decreto all’art.2 si stabilisce la norma tecnica a cui far riferimento per la produzione;
All’art.2
Classificazione
1. La valutazione delle caratteristiche e delle prestazioni, nonchè la classificazione degli estintori portatili di incendio, si effettua secondo quanto specificato nella norma UNI EN3/7:2004, o da altra norma tecnica a questa equivalente adottata da un ente di normazione nazionale di un Paese del'Unione europea ovvero contraente l'accordo SEE.

La norma UNI EN 3-1:1998 definisce:
la denominazione di un estintore in base al tipo di mezzo estinguente che contiene.
Attualmente, vi sono:

  • estintori ad acqua;
  • estintori a polvere;
  • estintori a schiuma;
  • estintori ad anidride carbonica;
  • estintori ad idrocarburi idrogenati.

Gli idrocarburi alogenati utilizzati negli estintori, devono essere conformi ai regolamenti in vigore nel Paese, nel quale l'estintore è destinato all'utilizzo.

Le Classi di fuoco: esse sono indicate da dei simboli letterali, i quali hanno lo scopo sia di classificare i fuochi di diversa natura, e di semplificare il linguaggio o la scrittura relativa ad essi.

Classe A: fuochi da materiali solidi, generalmente di natura organica, la cui combustione avviene normalmente con formazione di braci.

Classe B: Fuochi da liquidi o da solidi liquefattibili.

Classe C: Fuochi da gas.

Classe D: Fuochi da metalli.

Classe F: Fuochi che interessano mezzi di cottura (oli e grassi animai o vegetali) in apparecchi di cottura Focolari di prova.

Designazione de focolare di prova Volume di liquido (1/3) di acqua + 2/3 di combustibile) Diametro interno al bordo mm Profondità 5 mm Spessore parete mm Area approssimativa m
21B 21 920 10 150 2,0 0,66
34B 34 1170 10 150 2,5 1,07
55B 55 1480 15 150 2,5 1,73
70B 70 1670 15 150 2,5 2,20
89B 89 1890 20 200 2,5 2,80
113B 113 2130 20 200 2,5 3,55
144B 144 2400 25 200 2,5 4,52
183B 183 2710 25 200 2,5 5,75
233B 233 3000 30 200 2,5 7,32

NOTA - Ciascun focolare di prova è designato da un numero di serie, ciascun termine di questa è uguale alla somma dei 2 precedenti, cioè questa serie è equivalente ad una progressione geometrica avente una regione di circa 1,62. I focolari 70B, 113B e 183B rappresentano il prodotto del termine precedente per radice quadrata di 1,62.

In base a quanto prescritto dall’ attuale Legislazione che regolamenta la produzione e distribuzione degli estintori nel territorio italiano e precisamente DM 07/01/2005 e UNI EN 3-7:

  • Gli estintori a biossido di carbonio sono omologati con classe di spegnimento “B” (fuochi da liquidi o solidi liquefatti);
  • Gli estintori a schiuma sono omologati con classe di spegnimento “A” (fuochi di materiali solidi) e “B” (fuochi da liquidi o solidi liquefatti);
  • Gli estintori a polvere schiuma sono omologati con classe di spegnimento “A” (fuochi di materiali solidi) e “B” (fuochi da liquidi o solidi liquefatti) “C” (fuochi da gas).

Conclusione.
L’estintore a polvere deve essere definito di efficienza equivalente all’estintore a schiuma e/o a neve di carbonio in quanto lo stesso è omologato in base a quanto previsto dal Con classi di spegnimento “A” (fuochi di materiali solidi) e “B” (fuochi da liquidi o solidi liquefatti) “C” (fuochi da gas) ANZICHE’ solo con classi di fuoco BC (schiuma) e solo B (biossido di carbonio).

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